Poesia
Un Muratore

1
Vorrei un giorno
Signore
venire a Te come
l’onda del mare
distendere ai tuoi piedi
un’ora della mia vita
almeno il raccolto d’una preghiera
finalmente dire
una parola diversa dall’irragionevole
chiedere chiedere chiedere.

2
Ogni sera
Signore
t’incontro nella dimenticanza
che accanto mi stai
e mai t’allontani
che la misericordia riversi
ogni momento sulla terra senza
il tuo Amore negare
a qualsivoglia
respiro.

3
Eppure
giorni a settimane e mesi si sommano
e sebbene ne colga il chiaro senso
dei tuoi doni non so
mettere a frutto la Verità e la Via.

Anche questa prova vedi
questo nuovamente avviarmi
lungo i solchi della scrittura
appare all’anima non più
d’un esercizio
e nemmeno di stile.

4
Sicché
piuttosto che interrogare te
a me dovrei domandare
la ragione
dell’inutile girare intorno
perché la risposta
già conosco
ma non voglio sentire.

5
Mio Signore
come presentivo
il servo che non ti sa servire
è tornato alla pietra
vorrei
senza parola ancora
senza
l’inaudito gesto che
quel giorno m’insegnasti:
ecce homo.

6
Però sono qui e nel parlarti
al cuore sembra come di certi giorni
quando col Vescovo Raffaele sosto
sulle orme dei tuoi comandamenti.

Avverto allora il cammino di due
che fraternamente s’accompagnano
e più andiamo più ci sorride
la tua Voce
così che nel lasciarci
una commossa pena
i nostri volti vela.

7
Ecco così amerei incontrarti
intrattenermi come nell’adolescenza
quando si stava insieme e
inconsapevoli s’attraversavano
giorni di nessuna afflizione
solo futuro fino all’orizzonte.

Sì hai ragione
sto prendendo e perdendo tempo
ma lo vedi bene
il porto della questione è
ancora al di là della nebbia
che non vuole levarsi.

8
Ma forse…
Guarda Signore
come velocemente si dirada
quel biancore laggiù
quell’idea di case
ha tutta voglia di manifestarsi

l’inconcludenza
guarda
sta convertendosi
in domanda.

9
¿È vero Signore che a spingerci
all’Impossibile è il desiderio
di possederlo una volta e per sempre
o invece come più chiaramente
viene mostrandosi
a muoverci è il ricordo del Luogo
che amammo e abitammo prima
di venire a questo mondo
è tornare alla Musica mai più ascoltata
all’Ora mai bisognevole di carezza
allo Spazio solamente
dove ovunque era Casa
e felice disseminazione?

10
Non c’è Signore
malinconia in queste parole
non dissimulato dolore
nessun risentimento nemmeno
conferma d’una privazione.
Al punto in cui mi trovo
invece di milizie troverai
il riflettere quieto d’un muratore
che tuttora attende al suo compito:
edificare a bassa voce
una lode elementare
senza attesa di benedizione
solo l’ascolto che ritieni.

il 7 settembre 2023