Dibattiti / Argomenti. Il silenzio
Introduzione
Sul tema intervengono, nell’ordine: Emilio Salvatore, sacerdote | Paola Diana Gobbo, monaca e restauratrice | Antonio Scattolini, sacerdote e scrittore | Claudio Mario Feruglio, artista | Bruno Di Marcello, regista.
Emilio Salvatore
Sacerdote
Peregrinatio est tacere (“Il pellegrinaggio consiste nel tacere”). I Padri del deserto riferivano al silenzio la nostra vita di pellegrini. Tra tutti gli aspetti di cui poter parlare alle soglie dell’anno giubilare della Speranza potrebbe sembrare strana questa sottolineatura. E, invece, è quanto mai necessaria. Sotto gli occhi di tutti è la realtà del rumore e della chiacchiera in cui siamo immersi.
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M. Paola Diana Gobbo
Monaca, restauratrice
Cos’è il silenzio? Se andiamo a cercare la definizione di “silenzio” in una qualsiasi enciclopedia troviamo questo: “assenza di rumori, di suoni, voci, come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione […] Il fatto di non parlare o di smettere di parlare (e, più in generale, di non gridare, cantare, suonare, fare rumore) per un certo periodo di tempo”.
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Antonio Scattolini
Sacerdote
Il silenzio è una condizione fondamentale per incontrare un’opera d’arte: ospitarla dentro di sé e lasciarsi ospitare da essa, è un’esperienza che può avvenire solo nel silenzio. A questo proposito, mi permetto di raccontare come io vivo personalmente l’incontro con il “mistero” di una creazione artistica, in vista di una sua valorizzazione pastorale.
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Claudio Mario Feruglio
Artista
Il silenzio è un dono! Più lo cerchi meno si fa trovare: non risiede in un luogo ben definito, abita in te. Si fa sentire all’alba, quando la luce si apre al giorno e al tramonto, quando la luce si prepara alla notte, quando tutto apparentemente tace e tutti i sensi sono in ascolto. È lì che mi nutro del suo magistero. In un’epoca quale la nostra, vivere il silenzio pare davvero impossibile.
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Bruno di Marcello
Regista
Il silenzio sembra essere diventato, nel mondo moderno, il peggiore nemico dell’essere umano. Gli oggetti elettronici che si moltiplicano nelle nostre case, nelle auto, perfino sui luoghi di lavoro, sono fatti apposta per rompere il silenzio, visto come un peso, un inutile momento di noia, ma soprattutto di solitudine. Il dialogo interiore che scaturirebbe dal silenzio è evidentemente giudicato un…
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